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Cronaca

“Se n’è andata, adesso sono libero”, le prime scioccanti parole di Alessandro dopo l’omicidio di Giulia

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Giulia Tramontano è morta, uccisa da quello che considerava il suo compagno, il padre del figlio che portava in grembo. Alessandro Impagnatiello ha confessato di aver ucciso la 29enne al culmine di una lite, colpendola con due coltellate alla gola.

“Se n’è andata, adesso sono libero”, avrebbe detto alla sua amante subito dopo la scomparsa di Giulia, affermando addirittura che il figlio che aspettava non era suo. Probabilmente, per poter convincere la collega a continuare la loro relazione.

Inoltre, egli avrebbe tentato anche di bruciare il cadavere, senza però riuscirci, per poi caricarlo nella sua auto all’interno di alcuni sacchi neri, occultandolo in un lembo di terra in via Monte Rosa a Senago. Pertanto, si sospetta che sia stato proprio lui a inviare l’ultimo messaggio alla madre della vittima, dove la rassicurava e le diceva che sarebbe andata a riposare, quando invece l’aveva già uccisa insieme al suo bambino.

L’ennesimo femminicidio, l’ennesima vita spezzata dalla follia di un uomo, un fenomeno contro cui ci sentiamo spesso impotenti, ma che può e deve cessare di esistere. Di Giulia ci rimarranno il suo sorriso e la sua gioia di vivere, così come il suo ricordo che non smetterà mai di esistere nei nostri cuori e nelle nostre menti.

Caserta

Si lancia sotto l’auto per sfuggire alle forze dell’ordine: rimane incastrato

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Un uomo, di origini ucraine, in evidente stato di ebbrezza, ha cercato di sfuggire ai controlli delle forze dell’ordine lanciandosi sotto un’auto in transito col tentativo di darsi alla chetichella. E’ accaduto nella serata di ieri in via Acquaviva, in quel di Caserta.

Grazie all’intervento tempestivo dei vigili del fuoco, l’uomo è stato disincastrato dalla Pegeout 208 nera, che si trovava a passare in quel momento, e trasportato in ospedale.
Non è in pericolo di vita: tragedia solo sfiorata.

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Castel Volturno

Castel Volturno (Ce), quindicenne muore in piscina al compleanno dell’amica

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Un ragazzo, originario di Capua, quindicenne, è morto mentre era in una piscina di Castel Volturno.
Secondo le prime ricostruzioni, si tratterebbe di un malore improvviso.
La vittima era con una comitiva di coetanei a festeggiare il compleanno di una compagna.   
La tragedia è avvenuta al condominio “Fontana Bleu”, in Via Del Mare a Castel Volturno.

I soccorritori, una volta giunti sul posto, hanno constatato il decesso del giovane.

I carabinieri del reparto territoriale di Mondragone, guidati dal Colonnello Bandelli, hanno avviato le indagini sul caso.

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Aversa

Aversa, mazzette per i permessi: tornano liberi ex dirigente, imprenditore e 3 tecnici 

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La maxi inchiesta condotta dalla Procura di Napoli Nord, sui permessi a costruire ad Aversa, vede una chiara svolta per alcuni degli indagati.
Il tribunale del riesame ha revocato la misura cautelare nei confronti dell’ex dirigente comunale Raffaele Serpico, assistito dall’avvocato Michele Dulvi Corcione che è riuscito – grazie al suo lavoro encomiabile – a far tornare in libertà il suo assistito.
Liberi anche l’imprenditore Yari Cecere, Anna Cavaliere, Donatello Diana e Alfonso Pisanelli.
Non sussisterebbero gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei sopraccitati, secondo i giudici partenopei ai quali è stata impugnata l’ordinanza di custodia cautelare ordinata dal gip Donata Di Sarno.
Gli indagati rispondono, a vario titolo, di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e soppressione, distruzione e occultamento di atti veri. All’epoca dei fatti, sarebbero state elargite delle mazzette per alterare i progetti e favorire costruzioni con aumenti di volumetrie superiori al 35%, il limite consentito dal ‘piano casa’ della Regione Campania.

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